In data 5 Marzo 2024, presso il Centro Studi Viterbo, si è svolto l’incontro del Convegno di Cultura Maria Cristina di Savoia relativo al 3° appuntamento sul tema nazionale dell’anno, Femminile e Femminismo: “Il silenzio uccide la dignità femminile. Dietro le porte chiuse.
Donne, violenze, diritti.” Un incontro per ascoltare, dialogare, raccontare e sperare. Sala gremita, un pubblico attento, dimostrazione della ricettività di un argomento che tocca, quotidianamente, la sensibilità di molti. Relatrice dell’incontro, la Dott.ssa Adriana Mazzarisi, Assistente Sociale Specialista, già Esperta presso il Tribunale di Sorveglianza di Bari. Molti gli argomenti trattati, così come molti gli interventi da parte del pubblico sensibile alla tematica. Dopo aver salutato il pubblico presente e ringraziato il Sindaco e tutta l’Amministrazione comunale per il patrocinio gratuito, la presidente Gisella Barbieri ha delineato brevemente le finalità dei Convegni Maria Cristina, facendo poi un excursus sui precedenti appuntamenti relativi al tema del Femminile e Femminismo, motivando la scelta dell’argomento della serata: “ In prossimità della Giornata Internazionale della Donna, il Convegno ha sentito l’esigenza di richiamare l’attenzione sulla situazione ormai imperante della violenza perpetrata nei confronti del genere femminile. Molte sono le vittime che subiscono esperienze traumatiche e che continuano a vivere chiuse nel loro silenzio, dietro le porte chiuse. Tacere, però, non è mai una soluzione valida.” La Relatrice Mazzarisi ha ringraziato il Convegno per averle data l’opportunità di divulgare consigli utili davanti a casi di violenza nei confronti delle donne. La lettura di un piccolo testo, da parte della presidente del Convegno, sulla “ violenza che si nasconde” quella che resta “dietro le porte chiuse” ha poi dato spunto alla trattazione di altri argomenti quali “l’importanza della consapevolezza di essere vittime di esperienze di violenza per poter condividere con gli altri la quotidianità traumatica che si sta vivendo” come affermato dalla Mazzarisi che ha dato suggerimenti sul come e cosa fare e a chi rivolgersi davanti a questi casi. Si è parlato del “Codice Rosso”, del numero 1522 cui fare riferimento per le urgenze, dei CAV, i Centri Antiviolenza che possono prendersi cura della vittima. Ospite dell’incontro, Suor Gertrude, Madre Superiora delle Suore Celestine del Monastero dell’Immacolata di Castellana Grotte che è stata invitata a leggere la Lettera di Papa Giovanni Paolo II alle donne, scritta nel 1995. La violenza non è solo fisica, ma è anche psicologica e si può manifestare in molti ambiti quotidiani, oltre a quelli domestici, anche in quelli lavorativi. Parlare di violenza non è mai tempo perso, ma diventa uno strumento di cura non solo individuale, ma anche collettivo.